Quantcast
Channel: I Viaggi di Manuel | Blog di viaggio
Viewing all 530 articles
Browse latest View live

Da Kathmandu a Nagarkot: informazioni utili di viaggio

$
0
0

Consigli e itinerari per un viaggio in Nepal: un percorso mozzafiato in un territorio magico e spettacolare. 

Arrivare in aereo a Kathmandu significa avere fin da subito una visione potente del territorio in cui la città sorge. Verso nord la catena himalayana si perde in lontananza fin dove arriva il nostro sguardo, mentre lentamente scendiamo verso il piccolo e unico aeroporto internazionale del Paese. Niente a che vedere con i moderni hub a cui siamo abituati, ma ciò che conta sono l’accoglienza e l’atmosfera vivace e pittoresca che riceviamo. 

Un taxi e raggiungiamo in pochi minuti, salvo il traffico, la nostra destinazione a Kathmandu. Consigliamo di prenotare prima della partenza una sistemazione nei numerosi hotel e ostelli del centro. L’offerta di sistemazioni copre tutte le fasce di budget e la zona migliore da cui partire per le nostre visite è il quartiere Thamel. 

Il modo migliore per apprezzare la magia della cittàè perdersi a piedi attraverso le sue strade e i suoi vicoli per prendere lentamente confidenza con una realtà così lontana dalle atmosfere occidentali. 

Durban Squareè la piazza principale che dopo il terremoto del 2015 ha subito seri danni, ma che offre al visitatore un esempio eccezionale delle bellezze architettoniche della città. Consigliamo di vistare la piazza accompagnati da una guida ufficiale: sia perché parte del compenso andrà alla ricostruzione del luogo, sia perché in questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio la storia degli edifici presenti. 

Sempre a piedi è possibile spingersi all'estremità ovest della città e attraversando il fiume raggiungere lo Swayambhunath, un edifico storico situato alla sommità di una ripida scalinata. Consigliamo la sua visita al tramonto o al mattino presto per apprezzare al meglio la suggestiva magia del luogo. 

Alla sera la città offre una grande varietà di ristoranti, da quelli caratteristici della cucina nepalese con l’onnipresente Dal Bhat (riso, zuppa di lenticchie e curry di verdure) a quelli internazionali sia asiatici (cucina thailandese, cinese, indiana) che occidentali. 

Per chi ha ancora energie da spendere per proseguire la serata ci sono numerose discoteche presenti in città, oltre a bar con musica dal vivo. Ci sono poi i casinò in cui trascorrere qualche ora per giocare a baccarat, uno dei giochi più famosi al mondo, particolarmente apprezzato nel continente asiatico. 

Patan, Durbar Square. Da Wikimedia, author CanonD55
Vicinissima alla capitale e facilmente raggiungibile con un taxi troviamo la splendida città di Patan. Vi troverete di fronte alla magia delle architetture nepalesi in un complesso unico al mondo dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Perdetevi nelle sue strade e nei suoi vicoli tra venditori di fiori e il profumo di incensi. 

Lasciando la capitale per dirigerci verso est, il consiglio è di noleggiare presso le numerose agenzie presenti in città un mezzo con autista. Potete farvi consigliare dal personale della struttura in cui alloggiate, saranno felici di aiutarvi. In poco meno di un’ora arriviamo a Bakhtapur, a metà strada tra un pittoresco villaggio medievale e una cittadina moderna. 

L’impressione che si ha attraversandone le vie è quella di tornare indietro nel tempo: ogni particolare, ogni dettaglio delle sue architetture cattura lo sguardo e non resta che sedersi sui gradini dei suoi numerosi edifici storici per respirare la magica atmosfera di questo luogo. 

Consigliamo di soggiornare per qualche notte a Bhaktapur e utilizzare la città come punto di partenza per trekking poco impegnativi dedicati all'esplorazione dei villaggi e del territorio circostanti. 

Nella struttura in cui soggiornate vi offriranno volentieri indicazioni e guide sui sentieri più belli da percorrere. Dhulikel, Namobuddha e Panauti sono alcune delle tappe di un percorso affascinante attraverso le atmosfere più autentiche del paesaggio nepalese. 

Con un mezzo pubblico (bus) o un taxi potete raggiungere il complesso storico di Changu Narayan, il più antico di tutto il Nepal e che offre uno splendido panorama sulla valle circostante. Da qui è possibile proseguire a piedi con un percorso della durata di 4 ore, oppure in taxi fino al villaggio di Nagarkot. 

Poco più di un villaggio, certo, ma la vista che si gode da questo luogo è davvero superba. I contrafforti dell'Himalaya dominano il paesaggio e arrivare a Nagarkot significa aspettare il mattino successivo per assistere all'alba dalla torre panoramica situata in cima ad un crinale. 

Che dire, forse ci sarà quella nebbiolina che accompagna spesso le mattine nepalesi, forse le nubi copriranno il cielo, ma tutto questo ha davvero poca importanza. Perché trovarsi in quel luogo,dopo un luogo viaggio, è già di per sé una ricompensa sufficiente.

Bled ed il suo lago. 5 esperienze da non perdere

$
0
0
Bled, Ojstrica

Se dovessi fare una lista dei luoghi da vedere in Slovenia non esiterei ad inserire Bled ed il suo lago. Sono partito senza troppe aspettative e quello che ho trovato è stata una bella località di villeggiatura alpina nella quale trascorrere alcuni giorni di puro relax. Probabilmente non tutti sanno che Bled è una rinomata località termale conosciuta e frequentata fin dall'Ottocento. Attualmente sono numerose le strutture alberghiere dotate di SPA, centri benessere all'avanguardia, centri massaggi e piscine termali. Data la sua posizione poi, Bled e i suoi dintorni si prestano benissimo a passeggiate a piedi ed in mountain bike. Chiaramente a Bled è il lago a rubare la scena con i pendii boscosi dei rilievi della Jelovica e del Pokljuka e dalle cime delle Alpi Giulie che si affacciano sullo specchio d'acqua. Attorno al lago si snoda un percorso pianeggiante di circa sei km ideale da scoprire lentamente con una piacevole camminata. In estate poi, c'è chi ne approfitta per un bagno rinfrescante, chi semplicemente per prendere il sole in una delle diverse spiaggette. In inverno, le basse temperature gelano lo specchio d'acqua.

Viaggiando cerco spesso di trovare aspetti negativi della località. Di Bled citerei le stesse strutture alberghiere. Se da una parte offrono servizi eccellenti, in alcuni casi stonano con l'ambiente circostante in quanto architettonicamente parlando sono strutture troppi imponenti.

Detto questo, Bled è una destinazione che ritengo consigliare a chiunque. Non è un caso se sono tornato qui a distanza di poche settimane.

Lago di Bled
Lago di Bled
Lago di Bled
Lago di Bled
Cosa vedere a Bled e quali sono le esperienze da non perdere? Ne ho elencate alcune e tra queste ho voluto approfondire il luogo che più mi ha colpito durante la mia permanenza in terra slovena.

1. L'isola nel lago di Bled (Blejski Otok)

Nel cuore del lago di Bled vi è un isolotto il cui simbolo è la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XVII secolo, raggiungibile attraverso ben 99 scalini. Alcune coppie scelgono questo magico posto per il proprio matrimonio e la tradizione vuole che lo sposo porti in braccio la sposa per tutti gli scalini. Nella chiesetta sono conservati frammenti di affreschi con scene della vita di Maria.

Isola nel lago di Bled
Isola nel lago di Bled
2. Il castello di Bled

Uno degli edifici più rappresentativi della zona è sicuramente il castello. Osservatelo al calar della notte quando, illuminato, si specchia sulle placide acque del lago. Il castello, oggi adibito a spazio espositivo, mostra una doppia struttura, una centrale fortificata un tempo destinata al soggiorno dei signori feudali, ed un'altra esterna con mura di cinta e un edificio per la servitù.

Castello di Bled
Castello di Bled
Castello di Bled
Castello di Bled
3. Le imbarcazioni tradizionali "Pletne"

Con fondo piatto e prua appuntita la "Pletna"è l'imbarcazione tradizionale di Bled. Potrete salire su una Pletna per raggiungere comodamente l'isolotto con la chiesa di Santa Maria Assunta. Le origini di questa imbarcazione risalgono addirittura al 1590.


Lago di Bled, Pletna
Lago di Bled, Pletna
4. Le sfogliatelle alla crema tipiche di Bled

Una prelibatezza gastronomica simbolo dell'arte culinaria di Bled. Questo dolce, la pasta crema, si è ormai diffuso anche fuori Bled ma la ricetta è originaria della pasticceria dell'albergo Park. Quali sono i segreti di questo dolce? Pasta sfoglia impastata esclusivamente con burro e crema pasticcera alla vaniglia che deve mantenere sempre la giusta densità, panna montata proporzionata alla crema di vaniglia.

Bled, Pasta Crema
Bled, Pasta Crema
5. Il punto panoramico di Ojstrica sul lago di Bled

Una panchina con vista sul lago di Bled. Detto così sarebbe riduttivo. Ojstrica è probabilmente il punto più bello e spettacolare per osservare il lago dall'alto. Raggiungerlo non è poi così difficile: basta una passeggiata in salita di circa mezz'ora lungo un sentiero in gran parte sterrato che comincia nei pressi di Velika Zaka. Solamente gli ultimi metri sono leggermente più difficili ma nulla di così complicato. Dopo aver attraversato il bosco su una comoda sterrata che sconsiglio percorrere in condizioni di bagnato per il fango, il percorso si inerpica per poche decine di metri attorno a una roccia che corrisponde anche al punto di arrivo di Ojstrica. La sudata è inclusa ma ne vale davvero la pena. La vista è incredibile ed abbraccia tutto il lago con l'isolotto, Bled e le montagne boscose circostanti.

Punto panoramico di Ojstrica
Punto panoramico di Ojstrica

Conegliano, città del Cima e del Prosecco

$
0
0
Conegliano

Se siete alla ricerca di una località in Veneto dove trascorrere una gita fuori porta allora potrete prendere in considerazione Conegliano, città natale del pittore Giambattista Cima, immersa nelle colline del vino Prosecco.

Io ho visitato Conegliano durante una piovosa giornata d'inizio autunno, in occasione della Festa dell'Uva, un evento storico organizzato dall'Associazione Dama Castellana nel quale vengono presentati i vini premiati al Concorso Enologico EnoConegliano. Non sarò stato molto fortunato quanto a condizioni meteorologiche ma Conegliano ha moltissimo da offrire anche in caso di maltempo. Anzi, la pioggia potrebbe essere una scusa per tornarci ancora una volta.

Conegliano, Festa dell'Uva
Conegliano, Festa dell'Uva
Conegliano, Dama
Conegliano, Dama
Accompagnato da altri blogger e igers e con il supporto di Zeta Group ho cominciato il mio itinerario da uno dei luoghi simbolo per la formazione dei ragazzi di Conegliano, la storica scuola enologica, la più antica d'Europa e una delle dieci scuole medie superiori pubbliche d’Italia nella quale è possibile studiare l’arte della vinificazione. Il viale delle rimembranze dà l'accesso al complesso istituito con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II il 9 luglio 1876. Ogni albero posizionato accanto al viale è stato piantato in memoria degli studenti e dei professori caduti durante i due conflitti mondiali. La scuola, divenuta un punto di riferimento per l’enologia nazionale, ospita oltre alle aule per lo studio, laboratori e sale per la specializzazione, una cantina con produzione e vendita di vino e di distillati prodotti all'interno e anche l'interessantissimo museo Luigi Manzoni, dedicato a una figura chiave per la crescita dell'istituto.

Conegliano, museo Luigi Manzoni
Conegliano, museo Luigi Manzoni
Conegliano, museo Luigi Manzoni
Dalla scuola ci siamo spostati verso il cuore di Conegliano, via XX Settembre (Contrada Granda), attorno alla quale si sviluppa gran parte del centro storico. In Piazza Cima abbiamo incontrato i festeggiamenti per la Festa dell'Uva: accanto agli stand, sbandieratori in abiti tradizionali si sono esibiti in uno spettacolo dinanzi alle telecamere di Rete 4. Su Piazza Cima si affacciano alcuni degli edifici più importanti:il Palazzo del Municipio, il Teatro dell'Accademia e Palazzo Da Collo, al cui interno è inglobato l'oratorio dell'Assunta.

Conegliano, piazza Cima
Conegliano, piazza Cima
Complice un'attenuazione momentanea del maltempo ci siamo spinti a piedi sino al castello, nella parte alta di Conegliano, sul Colle di Giano. Della struttura originaria ora del castello oggi rimane solamente la Torre della campana. All'interno della struttura è ospitato il Museo Civico nel quale sono conservati reperti romani rinvenuti nell'area ed alcune opere pittoriche. Il mio consiglio è di salire in cima alla torre per ammirare il panorama dall'alto di Conegliano. Possibilmente non in un giorno di pioggia.

Conegliano, Castello
Conegliano, Castello
Conegliano, Castello
Tra i colori autunnali della vegetazione siamo scesi nuovamente verso il centro storico, costeggiando la ripida Calle degli Asini. Qualcuno potrebbe pensare che questa stradina abbia preso il nome dagli animali che probabilmente erano utilizzati per trasportare le merci. Invece il nome deriva da una battaglia svoltasi tra i Coneglianesi ed i Trevigiani nel 1231, con i primi, vittoriosi che furono portati in spalle dagli avversari.

L'ex convento di San Francesco ospitava una comunità di frati francescani ed è attualmente sede di convegni e giornate studio. Sostanzialmente la missione di oggi non è cambiata molto da quella di un tempo: gli stessi frati miravano ad offrire e creare cultura, formare lo spirito e la mente. Abbiamo trascorso qui qualche minuto ammirando il suggestivo chiostro interno, ristrutturato dopo anni di incuria e abbandono.

Conegliano, ex Convento di San Francesco
Conegliano, ex Convento di San Francesco
Poco distante dall'ex convento San Francesco, nei pressi di Piazza Cima, vi è l'ultimo monumento da noi visitato, simbolo religioso e artistico della città: il Duomo con l'annessa Sala dei Battuti. Per quello che ho potuto vedere in questa giornata è senza dubbio il capolavoro di Conegliano. Il Duomo conserva l'unica opera di Giambattista Cima conservata in città, una pala d’altare collocata nel presbiterio realizzata nel 1493. L’interno della Sala dei Battuti presenta invece uno spettacolare ciclo di affreschi realizzato per la maggior parte da Francesco da Milano. Ammirando queste opere il tempo può trascorrere in un batter d'occhio. Il ciclo pittorico rappresenta episodi che vanno dalla creazione del Mondo al Giudizio Universale. Nell'attigua Sala del Capitolo sono invece esposti cinque arazzi di manifattura fiamminga risalenti intorno al 1560.

Conegliano, Sala dei Battuti
Conegliano, Sala dei Battuti
Conegliano, Sala dei Battuti

#LaMagiaDelRicordo nei miei viaggi

$
0
0
Dicono che nella vita il ricordo sia tutto ciò che di più prezioso possediamo, specialmente quando di viaggi si tratta. Chiaramente, dopo aver visitato 30 Paesi sono molti i momenti indelebili che porto con me di ogni località toccata, soprattutto dopo aver viaggiato in nazioni con caratteristiche differenti tra loro.

Questa post nasce perchè ho il piacere di partecipare a #LaMagiaDelRicordo, una campagna lanciata da Fotoregali.com, nella quale viene chiamata in causa la categoria dei blogger al fine di condividere sui rispettivi blog e sui canali sociali i propri ricordi preferiti.

Potrei sedermi ore a parlare de #LaMagiaDelRicordo, considerato che siano una componente importante della nostra vita. Due persone potrebbero trovarsi esattamente nella stessa situazione, ognuno lo ricorderà nella sua maniera ed è proprio questo che riuscirà a renderlo ancor più speciale. Sono proprio i ricordi, fotografie della mente che hanno il potere di farti rivivere momenti che mai più si ripeteranno.

Probabilmente quelli che elencherò non sono i luoghi più belli che ho visitato ma rappresentano i più intensi e quelli porterò con me per tutta la vita.

1. Lago Grey, Cile

Un’escursione organizzata che ha toccato i luoghi più belli del Parco Nazionale Torres del Paine. Sembra ieri (eppure sono già passati alcuni anni) il mio stupore la mia prima volta dinanzi a un lago punteggiato da iceberg, nello specifico il Lago Grey. Non avevo mai visto una cosa simile, ricordo questo momento come il più felice tra quelli che porto con me in nel viaggio che mi ha visto percorrere il Sud America per oltre due mesi.

Parque Nacional Torres del Paine, Lago Grey
Parque Nacional Torres del Paine, Lago Grey
2. Oxapampa, Perù

In taxi verso la città di Oxapampa. Io seduto accanto al tassista, dietro di me alcune amiche peruviane. Alla radio passano la canzone di Manà “Rayando El Sol” e le ragazze cominciano a cantare a squarciagola. Io non proferisco parola e mi godo il momento.

Oxapampa, Catarata El Tigre
Oxapampa, Catarata El Tigre
3. Reserva Paisajística Nor Yauyos Cochas, Perù

Una riserva naturale in una regione poco turistica del Perù. Ho percorso ben 18 km a piedi nella quasi totale solitudine tra i villaggi di Vilca e Huancaya. Un sentiero mi ha portato a scoprire un luogo sul quale avevo fantasticato per mesi, un fiume cristallino punteggiato da una miriade di cascate nel bel mezzo di una vallata.

Reserva Paisajística Nor Yauyos Cochas, Huancaya
Reserva Paisajística Nor Yauyos Cochas, Huancaya
***Post in collaborazione con Fotoregali.com***

Bled ed il suo lago. 6 esperienze da non perdere

$
0
0
Bled, Ojstrica

Se dovessi fare una lista dei luoghi da vedere in Slovenia non esiterei ad inserire Bled ed il suo lago. Sono partito senza troppe aspettative e quello che ho trovato è stata una bella località di villeggiatura alpina nella quale trascorrere alcuni giorni di puro relax. Probabilmente non tutti sanno che Bled è una rinomata località termale conosciuta e frequentata fin dall'Ottocento. Attualmente sono numerose le strutture alberghiere dotate di SPA, centri benessere all'avanguardia, centri massaggi e piscine termali. Data la sua posizione poi, Bled e i suoi dintorni si prestano benissimo a passeggiate a piedi ed in mountain bike. Chiaramente a Bled è il lago a rubare la scena con i pendii boscosi dei rilievi della Jelovica e del Pokljuka e dalle cime delle Alpi Giulie che si affacciano sullo specchio d'acqua. Attorno al lago si snoda un percorso pianeggiante di circa sei km ideale da scoprire lentamente con una piacevole camminata. In estate poi, c'è chi ne approfitta per un bagno rinfrescante, chi semplicemente per prendere il sole in una delle diverse spiaggette. In inverno, le basse temperature gelano lo specchio d'acqua.

Viaggiando cerco spesso di trovare aspetti negativi della località. Di Bled citerei le stesse strutture alberghiere. Se da una parte offrono servizi eccellenti, in alcuni casi stonano con l'ambiente circostante in quanto architettonicamente parlando sono strutture troppi imponenti.

Detto questo, Bled è una destinazione che ritengo consigliare a chiunque. Non è un caso se sono tornato qui a distanza di poche settimane.

Lago di Bled
Lago di Bled
Lago di Bled
Lago di Bled
Cosa vedere a Bled e quali sono le esperienze da non perdere? Ne ho elencate alcune e tra queste ho voluto approfondire il luogo che più mi ha colpito durante la mia permanenza in terra slovena.

1. L'isola nel lago di Bled (Blejski Otok)

Nel cuore del lago di Bled vi è un isolotto il cui simbolo è la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XVII secolo, raggiungibile attraverso ben 99 scalini. Alcune coppie scelgono questo magico posto per il proprio matrimonio e la tradizione vuole che lo sposo porti in braccio la sposa per tutti gli scalini. Nella chiesetta sono conservati frammenti di affreschi con scene della vita di Maria.

Isola nel lago di Bled
Isola nel lago di Bled
2. Il castello di Bled

Uno degli edifici più rappresentativi della zona è sicuramente il castello. Osservatelo al calar della notte quando, illuminato, si specchia sulle placide acque del lago. Il castello, oggi adibito a spazio espositivo, mostra una doppia struttura, una centrale fortificata un tempo destinata al soggiorno dei signori feudali, ed un'altra esterna con mura di cinta e un edificio per la servitù.

Castello di Bled
Castello di Bled
Castello di Bled
Castello di Bled
3. Le imbarcazioni tradizionali "Pletne"

Con fondo piatto e prua appuntita la "Pletna"è l'imbarcazione tradizionale di Bled. Potrete salire su una Pletna per raggiungere comodamente l'isolotto con la chiesa di Santa Maria Assunta. Le origini di questa imbarcazione risalgono addirittura al 1590.


Lago di Bled, Pletna
Lago di Bled, Pletna
4. Le sfogliatelle alla crema tipiche di Bled

Una prelibatezza gastronomica simbolo dell'arte culinaria di Bled. Questo dolce, la pasta crema, si è ormai diffuso anche fuori Bled ma la ricetta è originaria della pasticceria dell'albergo Park. Quali sono i segreti di questo dolce? Pasta sfoglia impastata esclusivamente con burro e crema pasticcera alla vaniglia che deve mantenere sempre la giusta densità, panna montata proporzionata alla crema di vaniglia.

Bled, Pasta Crema
Bled, Pasta Crema
5. Il punto panoramico di Ojstrica sul lago di Bled

Una panchina con vista sul lago di Bled. Detto così sarebbe riduttivo. Ojstrica è probabilmente il punto più bello e spettacolare per osservare il lago dall'alto. Raggiungerlo non è poi così difficile: basta una passeggiata in salita di circa mezz'ora lungo un sentiero in gran parte sterrato che comincia nei pressi di Velika Zaka. Solamente gli ultimi metri sono leggermente più difficili ma nulla di così complicato. Dopo aver attraversato il bosco su una comoda sterrata che sconsiglio percorrere in condizioni di bagnato per il fango, il percorso si inerpica per poche decine di metri attorno a una roccia che corrisponde anche al punto di arrivo di Ojstrica. La sudata è inclusa ma ne vale davvero la pena. La vista è incredibile ed abbraccia tutto il lago con l'isolotto, Bled e le montagne boscose circostanti.

Punto panoramico di Ojstrica
Punto panoramico di Ojstrica
5. Il casinò di Bled

Probabilmente non tutti sanno che a Bled vi è un casinò. Qui potrete tentare la fortuna in uno dei tanti giochi offerti dalla struttura: dalla Roulette Americana al texas Hold'em Poker, dal Black Jack al Punto Banco. Il consiglio è quello di allenarvi prima di decidere di ricorrere alla dea bendata, magari su internet in uno dei siti specializzati come Casino.com.

Canyoning a Bohinj, un "must" per gli amanti dell'outdoor

$
0
0
Bohinj, canyoning

Il canyoning (o torrentismo) è probabilmente una delle attività outdoor più interessanti da provare durante un viaggio in Slovenia. Per chi non lo conoscesse si tratta di uno sport acquatico che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede e consiste nella discesa di canyon o gole percorse da torrenti e piccoli corsi d'acqua.

Se qualcuno anni fa mi avesse detto che mi sarebbe piaciuto tantissimo probabilmente l'avrei preso per matto. Per me che soffrivo spesso di vertigini era impossibile solamente l'idea. Ricordo che pochi anni fa decisi di iscrivermi al CAI della mia città. Ebbene, tra le attività proposte c'era proprio un corso di torrentismo. Chiaramente scelsi il ben più semplice corso di escursionismo che presentava trekking più o meno facili in Abruzzo e nelle regioni limitrofe.

L'occasione di provare questa esperienza è arrivata appunto durante un weekend trascorso in terra slovena. A Bohinj, località alle porte del Parco Nazionale del Triglav, sono diverse le compagnie che offrono questa possibilità, escursioni di mezza giornata che prevedono la fornitura dell'abbigliamento tecnico, il trasferimento in minibus all'inizio del percorso e chiaramente una guida. Insieme ai miei compagni d'avventura mi sono cimentato nel canyon Jerečica lungo un percorso adatto anche ai meno esperti come noi. Vi racconto com'è andata.

Indossiamo il materiale fornito dalla compagnia ancor prima di salire sul pulmino: muta, calze impermeabili, giacca, anfibi antiscivolo e casco di protezione. Tutto il corpo viene coperto ad eccezione di viso e mani per affrontare in sicurezza il canyon. La sensazione iniziale è quella di non riuscire a muoversi al meglio con l'abbigliamento che tende a schiacciare ma è inevitabile al fine di indossare materiale impermeabile, termico e di protezione. Raggiungiamo il punto più alto della torrente, lì dove è possibile osservare l'intera vallata sottostante, un tempo un grande bacino idrico ora prosciugato.

Bohinj, punto di partenza del canyoning
Bohinj, punto di partenza del canyoning
Qui il "battesimo" con l'acqua. La nostra guida ci invita a prendere confidenza distendendoci in una gelida pozza per inumidire la tuta ed abituarci alla temperatura. I primi metri sono in leggera discesa e bisogna fare attenzione a non cadere mettendo i piedi sulle rocce più stabili. Il percorso si stringe improvvisamente e noi dobbiamo distenderci su uno scivolo naturale portando le braccia ad X sul nostro petto. Poco dopo la prima difficoltà e che difficoltà, un salto con una cascata di circa cinque metri. Come scendere adesso? La guida prende una corda e tramite un'imbracatura la fissa sulla nostra tuta. Noi ci voltiamo e dobbiamo scendere il salto dopo esserci posizionati orizzontalmente. La guida lascia gradualmente la corda e noi, fidandoci di lui, scendiamo toccando la roccia con i pedi fino ad arrivare alla piscina naturale.

Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning
Il canyon prosegue così tra scivoli, salti più o meno alti e passaggi sempre più stretti. Chi vuole può tuffarsi in sicurezza in vasche da un'altezza di tre metri o anche superiore. Il punto più difficile è una cascata di sette metri che si affronta sempre con l'aiuto di corde. L'esperienza è divertente e non si rischia mai di sbattere violentemente contro le rocce nonostante il sentiero umido. Andiamo avanti per un paio d'ore fino ad arrivare ad una parte pianeggiante all'interno del bosco. Chi vuole qui può proseguire per un'ulteriore sezione di 40 minuti caratterizzata da guadi angusti, ponti naturali e vasche oppure ritornare al pulmino che da qui dista appena dieci minuti a piedi. Arrivati al nostro mezzo acqua per tutti e wafer per rifocillarci prima di fare ritorno in città.

I miei consigli

Affrontate le attività con una minima preparazione fisica, vi aiuterà durante il percorso. Senza esperienza poi non bisogna sottovalutare il rischio di incidenti che seppur minimo è sempre presente. Ecco perché il mio consiglio è quello di stipulare sempre un'assicurazione di viaggio (Viaggi Sicuri potrebbe essere un esempio) prima della partenza.

Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning
Bohinj, canyoning

Vacanze in Calabria, perché andarci

$
0
0

Oggi ci troviamo in Calabria, più precisamente nella punta dello stivale d’Italia, dove popolazioni ed ere storiche si sono contese uno dei territori più interessanti dal punto di vista geografico.

La presenza di due mari: mar Ionio e mar Tirreno, oltre allo stretto di Messina che regala l’accesso ad una delle isole più a sud - la Sicilia - e un diretto collegamento con la terra ferma rendendo questa regione una delle più ambite del mediterraneo.

Quando parliamo di Calabria pensiamo al ritrovamento dei Bronzi di Riace, che il 12 dicembre 2013 ci hanno fatto rivivere momenti della colonizzazione greca, lasciando Palazzo Campanella e approdando tra i muri del Museo nazionale della Magna Grecia, sito a Reggio Calabria.

Vi sono tante ipotesi sulla loro origine, ma una cosa è certa: appaiono forti e in salute, proprio come questa terra divisa tra mari e montagne, che oggi costituiscono uno dei simboli della città stessa.

Ma Reggio Calabria, non è l’unica metropoli di questa terra con musei, storia, tradizioni e costumi, infatti tra Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, possiamo ammirare scavi e parchi archeologici di varie dimensioni e temi: dalla villa romana al teatro greco, passando dallo stile dorico, ionico, per spingersi oltre, arrivando addirittura alla sinagoga ebraica.

Non pensate però di farvi un bagno di sola storia quando arriverete in questa splendida regione, perché ci sarà sempre tempo per un tuffo nel verde e quindi perché non giovare delle meravigliose aree naturali protette e siti di importanza comunitaria, passando per i parchi nazionali come quello dell’Aspromonte, della Sila, del Pollino, oltre a quello regionale delle Serre. E mettere i piedi nel blu dei mari che circondano quasi interamente la regione è d’obbligo: 700 chilometri di costa con scogliere a picco sul mare e spiagge di sabbia bianca fine, vi consentiranno di rilassarvi come si deve, vivendo un soggiorno da favola. Se non ci credete provate a digitare luoghi come: Tropea, Costa dei Saraceni, Roseto Capo Spulico, Riviera dei Cedri, Capo Rizzuto, la spiaggia di Tonnara di Palmi…mamma mia che voglia di partire!

Un pino laricio, un capitello dorico, una croce greca e una croce potenziata, sono i quattro simboli che ben rappresentano questo misto di mare, colline e monti, e ora ne avete ben compreso il motivo.

Non vi resta che guardare il calendario e programmare la prossima vacanza, ma prima di farlo, non posso non lasciarvi con un mistero, si tratta di Sibari, la colonia più fiorente della Magna Grecia, che aveva tutti i vizi e mali del mondo, a tal punto che si poteva vivere in eterno in quella cittadina, a meno che non si volesse proprio morire per scelta. Tra mito e storia però si narra che il male prevalse sul bene e che di questa città non restò più nulla, che è tuttora sepolta da qualche parte nella pianura, insomma è avvolta da un mistero simile a quello di Atlantide, quindi perché non fare le valige e partire subito per questa splendida avventura, alla scoperta di una terra dai mille volti?

Nella zona di Sibari è possibile prenotare un bel villaggio turistico come il Minerva Resort, ideale per un soggiorno con tutta la famiglia.

Slovenia. Praticare rafting lungo il fiume Isonzo

$
0
0
Rafting sul fiume Isonzo

Immaginate un fiume cristallino, metteteci un'attività adrenalinica come il rafting ed ecco che il gioco è fatto. In un precedente post vi ho parlato del canyoning, una delle esperienze outdoor più interessanti da vivere in Slovenia. Ebbene un'alternativa di certo non meno stimolante è il rafting sul fiume Soča (o Isonzo in italiano). Conosciuto come "fiume smeraldo delle avventure", il Soča è considerato uno dei fiumi più belli d'Europa grazie al suo colore verde smeraldo.

Questo corso d'acqua offre il meglio di sé nel corso di giornate limpide, quando il sole illumina il fiume e ne esalta i colori. In questo senso non siamo stati molto fortunati. Siamo stati accolti da nuvole e pioggia ma è ugualmente sorprendente muoversi lungo l'Isonzo e vedere l'acqua così cristallina.

Facciamo un po' di ordine, vi racconto com'è andata la mia esperienza. Insieme ad altri compagni d'avventura ci siamo affidati nella cittadina di Tolmin al LABRCA Sports and Recreation Center, un complesso del Maya Team dedicato alle attività sportive all'aria aperta. Non solo rafting quindi ma qui è possibile noleggiare attrezzatura anche per praticare mountain bike, trekking, canyoning e kayaking.

LABRCA Sports and Recreation Center
LABRCA Sports and Recreation Center
Il punto di partenza per il rafting è un'ansa ghiaiosa situata a circa venti minuti da Tolmin. L'abbiamo raggiunto con un breve viaggio in minibus. Tutta questa zona durante la Prima Guerra Mondiale è stata teatro di cruente battaglie. Tolmin (o Tolmino in italiano), nello specifico, fu il punto di partenza principale dell'offensiva delle truppe austro-tedesche che condusse allo sfondamento del fronte italiano sull'Isonzo ed alla successiva disfatta di Caporetto. L'avventura inizia dopo aver indossato l'abbigliamento adatto e appena dopo aver aiutato gli altri a scaricare il gommone in acqua. Prima di partire vi è sempre un breve briefing dove la guida spiega a voce come muoversi durante il tragitto. È fondamentale ascoltare per coordinare i movimenti e non cadere in errori. Nonostante questo sia un percorso adatto a principiantiè capitato in passato che alcune persone siano cadute in acqua. Non spaventatevi, è molto difficile e nel caso dovesse succedere sarete recuperati in brevissimo tempo.

Rafting sul fiume Isonzo
Rafting sul fiume Isonzo
Rafting sul fiume Isonzo
Il primo tratto è molto semplice, il letto del fiume ampio e la corrente non forte. Successivamente il corso d'acqua si restringe, compaiono le prime rocce e bisogna fare molta attenzione nell'aggirarle. L'ostacolo più grande è un grande masso nel centro del fiume con piccoli mulinelli d'acqua attorno ad esso che abbiamo aggirato senza troppi problemi. Durante il percorso si fa anche una sosta, presso un'ansa del fiume dova la tradizione è quella di creare piccole torri sovrapponendo pietre: è il punto dove esprimere i propri desideri.

Rafting sul fiume Isonzo
Rafting sul fiume Isonzo
Rafting sul fiume Isonzo
L'esperienza del rafting dura in totale un paio d'ore. All'arrivo, dopo la fatica di riportare attraverso una salita il pesante gommone sul veicolo, vi sono alcune cabine per cambiarsi. In minibus si torna al LABRCA Sports and Recreation Center, dove è possibile pranzare nel ristorante della struttura. Noi ne abbiamo approfittato per provare un piatto tipicamente balcanico, i cevapcici, accompagnati da polenta e verdure alla griglia ma è possibile scegliere consultando il menu tra i vari piatti della tradizione locale.

LABRCA Sports and Recreation Center
Pranzo al LABRCA Sports and Recreation Center

Borghi d'Abruzzo: Villalago e il lago di San Domenico

$
0
0
Villalago, Lago di San Domenico

Fin da piccolo ho avuto un'attrazione particolare per i villaggi caratteristici, per i piccoli centri fuori dal tempo dove le tradizioni si tramandano di generazione in generazione. Probabilmente tutto è dovuto al fatto che sono nato in Abruzzo, una regione ricca di paesi pittoreschi da scoprire ed immortalare. Oggi vi parlerò di Villalago, un borgo delizioso alle porte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, spesso poco visitato a discapito dalla vicina e più famosa Scanno

Raggiungere Villalagoè molto semplice: basta seguire l'Autostrada A25 Torano-Pescara, uscire al casello di Cocullo (un altro paesino tutto da scoprire, magari durante la celebrazione pagana di San Domenico) e percorrere una delle strade più suggestive d'Abruzzo, quella che attraversa il cuore delle Gole del Sagittario, tra gallerie e stretti tornanti. 

Villalago è conosciuto soprattutto per il lago di San Domenico, una sosta inevitabile durante il percorso. Il lago, in località Prato Cardoso, appare all'improvviso, sulla destra, con le sue acque limpide e verdi. Il luogo fu scelto da un monaco benedettino, San Domenico Abate, nato a Foligno nel 951 che si stabilì in un antro naturale antistante la sorgente del fiume Sega per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione. Il ritiro divenne ben presto un luogo di culto a tal punto che qui fu costruito un eremo. Oggi l'eremo di San Domenicoè facilmente visitabile. Un portico con una bifora cinquecentesca dà il benvenuto sul lago con quattro scene illustranti altrettanti miracoli dello stesso santo. All’interno un altare in stile neogotico ed una porta che conduce alla grotta dove San Domenico era solito ritirarsi. Fino a pochi anni fa qui erano conservavate le travi di legno su cui dormiva San Domenico, oggi trasferite nella chiesa parrocchiale dopo essere state gravemente danneggiate da un incendio.

L'ambiente circostante è ideale anche per i pic-nic e per la pesca. Non è raro incontrare persone intente a pescare, dato che questo bacino è ricco di trote. Dal lago si diramano anche alcuni sentieri che raggiungono l’abitato di Villalago e le montagne circostanti come Rosa Pinnola e Valle Preziosa.

 Villalago, lago di San Domenico
 Villalago, lago di San Domenico
Villalago, lago di San Domenico
Villalago, eremo di San Domenico
Villalago, eremo di San Domenico
Villalago, eremo di San Domenico
In molti preferiscono proseguire lungo la strada verso il più grande lago di Scanno, in gran parte nel territorio comunale di Villalago, ed il paese di Scanno, conosciuto come il "borgo dei fotografi" in quanto grandi artisti del passato, da Cartier- Bresson a Berengo Gardin, hanno immortalato le sue vie, i suoi tetti e le sue donne in abiti tradizionali. Eppure il centro abitato di Villalago non è da meno quanto a scorci da fotografare.

Dalla piazza principale una scalinata conduce verso il centro storico arrampicato sul versante orientale del monte Argoneta. Sulla destra la Chiesa Parrocchiale in stile romanico-abruzzese custodisce l'altare di San Domenico e un dipinto in tela risalente al 1521 e raffigurante la Madonna del Rosario. Questa parte dell'abitato, un po' come per tutti i borghi abruzzesi, è un susseguirsi di vicoli, piazzette ed antiche abitazioni.

Villalago
Villalago
La "Porticella"è la porta che un tempo dava l'accesso all'abitato e al vecchio municipio. Successivamente la torre campanaria anticipa quello che è il Palazzo della Cancelleria, sede dell'antica Università, attualmente adibito ad abitazioni. Un tempo l'elemento che contraddistingueva Villalago era probabilmente la Rocca, le cui mura difensive sono state sostituite da case civili e di cui oggi rimane solamente una torre di origine medievale e il Palazzo Baronale che ospita il Museo dei Mestieri della Rocca nel quale sono esposti pannelli informativi e riproduzioni fedeli degli antichi mestieri locali. 

Durante la mia visita ho trovato il centro storico di Villalago quasi completamente deserto ad eccezione di una coppia di anziani che mi ha indicato la via per la torre. È un peccato perché il borgo merita e non ha niente di meno rispetto alla vicina Scanno.

Villalago
Villalago
Villalago
Villalago
Villalago
Villalago
Villalago

Sharm El Sheikh. Quali escursioni disponibili?

$
0
0
Parco Nazionale di Ras Mohammed

Clima mite, mare sempre caldo e resort all'avanguardia fanno di Sharm El Sheikh una meta internazionale nel panorama delle vacanze relax. La posizione è invidiabile: nell'estremità meridionale della penisola del Sinai, lì dove deserto e Mar Rosso trovano il suo punto d'incontro. Chi sceglie Sharm lo fa probabilmente per le sue acque cristalline, impreziosite da una delle meglio conservate barriere coralline, eppure la città ha tanto da offrire anche in termini di divertimento. Io l'ho potuto verificare di persona, quando mi sono recato in Egitto durante un educational organizzato dal tour operator Balkan Express.

Ecco perchè con questo articolo vorrei fare chiarezza su tutte le possibilità offerte da questa località descrivendovi una per una tutte le escursioni di una giornata a disposizione degli ospiti. Vedrete come la scelta sia così variegata da soddisfare qualsiasi tipologia di turisti.

Parco Nazionale di Ras Mohammed | Half Day o Full Day

Il Parco Nazionale di Ras Mohammedè probabilmente il sito dove incontrare la barriera corallina più bella insieme a Ras Umm Sid. Non è un caso che sia chiamato “Giardino di Allah” per la ricchezza e la maestosità dei suoi fondali. A partire dal 1983 è stata dichiarata l'area protetta per un totale di circa 480 kmq. Dune di sabbia si alternano a boschi di mangrovie e pianure di ghiaiose. Il paesaggio desertico incrocia il turchese del mare, ideale per attività subacquee. I principali siti d'immersione sono Shark, Ras Ghazolani, Jack fish Alley, Za'ater e Yolanda. È possibile scegliere tra due escursioni differenti, la prima di mezza giornata, la seconda di un giorno intero. Il programma della prima prevede la visita alla porta di Allah (porta d'ingresso al Parco), sosta fotografica nella baia dei Barracuda, ai boschi di mangrovie, al "lago magico", oltre a due soste snorkeling nelle acque cristalline dell'area protetta. Nell'escursione di un giorno il programma è più ampio: a bordo di una imbarcazione da diporto munita di tutti i servizi sono previste soste nei principali siti per immersioni. Anche il pranzo è servito a bordo e preparato dall'equipaggio.

Parco Nazionale di Ras Mohammed
Parco Nazionale di Ras Mohammed
Parco Nazionale di Ras Mohammed
L'isola che non c'è

Escursione a bordo di un'imbarcazione verso...l'isola che non c'è. Nei momenti di bassa marea, nel Parco Nazionale di Ras Mohammed, emerge una piccola isola non segnata in nessuna carta. È questa la destinazione di giornata. Durante la navigazione sono effettuate anche soste per praticare snorkeling accompagnati da una guida, in tre dei punti più belli del Golfo di Suez ed ammirare così la bellissima barriera ricca di pesci e coralli. Pranzo a bordo.

Isola di Tiran

Tiran si trova all'ingresso del Golfo di Aqaba, tra le coste dell'Egitto e dell’Arabia Saudita. Basta vedere alcune immagini per capire perchè l'isola sia considerata uno dei punti più belli per dedicarsi a snorkeling ed immersioni. Sono quattro le barriere coralline: Jackson Reef, Gordon Reef, Thomas Reef e Woodhouse Reef. Di queste l’unico sito d'immersione dove è possibile trovare un fondale sabbioso di pochi metri, adatto anche per lo Snorkeling è il Gordon Reef. Proprio qui si trova una delle attrazioni principali, il relitto del mercantile Louilla, arenatosi nel 1981.

Isola di Tiran
Isola di Tiran
Isola di Tiran
Safari nel Parco Nazionale di Nabq

Il Parco Nazionale di Nabqè stato dichiarato area protetta nel 1992 e si estende per circa 600 kmq. Si tratta di una regione costituita da dune di sabbia, pianure alluvionali e paludi d'acqua salata. È qui che possibile incontrare il bosco di mangrovie più grande del Sinai. L'escursione comincia al mattino presto per visitare il deserto, prosegue in Jeep 4x4 e dopo una sosta nella valle dell'Oro, continua con una passeggiata a dorso di cammello. Sono previste soste nei punti più belli della barriera corallina, relax incluso.

A dorso di dromedario nel Parco Nazionale di Nabq

Un'esperienza diversa sempre all'interno del Parco Nazionale di Nabq. A dorso di dromedari e in carovana vi è la possibilità di inoltrarsi tra le dune dell'area protetta. Sarà possibile conoscere le storie e i segreti dei beduini che vivono nel deserto e provare il tipico tè beduino al tramonto.

Dromedari nei pressi di Sharm El Sheikh
Dromedari nei pressi di Sharm El Sheikh
Moto Safari nel deserto

Una maniera alternativa per avvicinarsi al mondo dei beduini. A bordo di quad, moto a quattro ruote, si lascerà Sharm El Sheikh per inoltrarsi nel deserto alle porte della città. I paesaggi attraversati non sono tali da dimenticarli facilmente. Si attraversano dune tra imponenti montagne di basalto. Qui la natura s’intreccia con la storia ed i miti, ecco perchè è previsto un momento relax in un accampamento beduino per sorseggiare un tè. Infine, sosta panoramica su una duna di sabbia per ammirare l'alba o il tramonto.

In quad nei pressi di Sharm El Sheikh
In quad nei pressi di Sharm El Sheikh
In quad nei pressi di Sharm El Sheikh
Spettacolo delfini

Riservato a famiglie e adulti che vogliono vivere un'esperienza a stretto contatto con i delfini. Visita ad un parco tematico per assistere a uno spettacolo con possibilità di entrare a contatto direttamente con gli animali.

Monastero di Santa Caterina

Escursione di una giornata alla scoperta dell`antico Monastero di Santa Caterina. Il complesso è un antichissimo e importantissimo centro monastico ortodosso situato in una regione desertica caratterizzata da alte montagne granitiche. Il monastero custodisce circa 2000 icone la cui collezione è considerata come una delle più importanti nel mondo. È prevista una visita alla basilica, alla chiesa della Trasfigurazione, al roveto ardente, all'ossario ed in ultimo al pozzo di Mosè.

Ascesa al monte Sinai in notturna

Escursione notturna in terra sacra teatro di importanti vicende Bibliche. Tre ore di cammino sono necessarie per raggiungere la vetta del monte Sinai, a quota 2295 m, tempo necessario per godere di una spettacolare vista panoramica alle prime luci dell’alba. Successiva discesa sino al Monastero di Santa Caterina la cui visita avviene appena dopo aver consumato la colazione.

Città Vecchia

Una visita guidata in quello che è il nucleo più antico di Sharm El Sheikh. Accompagnati da una guida, passeggiata all'interno del souk e soste libere in bazar, negozi di spezie, boutique e negozi con prodotti di artigianato locale. Vi anche la possibilità di rilassarsi in uno dei tanti cafè fumando un tipico narghilè. La città vecchia è dominata dalla moschea di Al Sahaba, un imponente edificio di recentissima costruzione realizzato in stile ottomano. Proseguimento in autobus per un giro panoramico a Naama Bay e sosta per un aperitivo presso il famoso Hard Rock Cafè.

Sharm El Sheikh, città vecchia
Sharm El Sheikh, città vecchia
Sharm El Sheikh, città vecchia

Il radicchio rosso IGP di Treviso: un'eccellenza culinaria tutta italiana

$
0
0
Radicchio Rosso IGP di Treviso

Non ci sono dubbi sul fatto che il cibo italiano sia considerato come uno dei migliori al mondo. La dieta mediterranea corrisponde infatti al regime alimentare più equilibrato che ci sia. Una cucina sana è spesso sinonimo di prodotti di qualità, ecco perché in questo post vi parlerò di un alimento ad Indicazione Geografica Protetta (IGP) tutelato da apposite norme dell'Unione Europea, il radicchio rosso di Treviso.

Tutti quelli che mi conoscono sanno benissimo quanto sia particolare nel cibo e devo ammettere che prima d'ora non avevo mai provato questo prodotto né conoscevo le sue fasi di lavorazione. Così, in compagnia di #IgersTreviso mi sono ritrovato in Veneto, a Treviso, per ripercorrere i vari momenti, dalla raccolta nei campi alla tavola. Grazie a ZetaGroup e al Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco sono stato ospite dell'Azienda Agricola Dotto, in località Torre d'Orlando. Da questa giornata sono tornato con un bagaglio in più e nuove conoscenze su un alimento di cui sapevo poco e niente. Lascio a voi alcune informazione con l'auspicio che possiate approfondire l'argomento.

Radicchio Rosso IGP di Treviso
Radicchio Rosso IGP di Treviso
Radicchio Rosso IGP di Treviso
Spesso il radicchio è confuso con le insalate ma è bene precisare che si tratta di una cicoria, un vero e proprio "fiore d'inverno" che nasce con le prime brinate del mese di novembre. Stiamo parlando di una pianta prettamente autunnale/invernale che predilige temperature tra i -5 e i +5 °C. Per ottenere una maggiore resa e soprattutto prodotti di qualità, tutte le aziende provvedono alla rotazione dei terreni. In generale la regola vuole che ogni anno viene cambiata la tipologia di prodotti coltivati alternando ortaggi (in questo caso radicchio) a seminativi (ad esempio l'orzo) e momenti di riposo.

Radicchio Rosso IGP di Treviso, raccolta nell'azienda agricola Dotto
Radicchio Rosso IGP di Treviso, raccolta nell'azienda agricola Dotto
Tre sono le tipologie di radicchio ad essere tutelate con denominazione IGP. 

Il Radicchio Variegato di Castelfranco mostra foglie con bordi frastagliati e colore bianco-crema con variegature di tinte diverse e predilige terreni freschi, ben drenati e non eccessivamente ricchi di elementi nutritivi.

Il Radicchio Rosso di Treviso Tardivoè l'unico a non essere pronto sul campo in quanto viene successivamente lavorato e predilige terreni di medio impasto argilloso. Una volta raccolto, circa il 60-70% della pianta viene scartato, tra cui le foglie. La fase successiva è quella della forzatura o imbianchimento con il radicchio sistemato dai quindici ai ventidue giorni in grandi vasche sotto il flusso di acqua sorgiva continua ad una temperatura costante di circa 13 gradi. Gli ortaggi subiscono quindi la fase della toelettatura nella quale si asportano le foglie deteriorate o con caratteristiche non idonee prima del lavaggio e del seguente confezionamento per la vendita al pubblico. I germogli appaiono regolari e uniformi, i cespi chiusi e compatti.

Il Radicchio Rosso di Treviso Precoce mostra un processo più veloce con le foglie che vengono legate tra loro quando ancora sono ancorate al terreno, tutto questo per far in modo che quelle più interne non siano colpite dalla luce del sole ed ottenere quindi il colore bordeaux tipico di tale varietà. Una volta raccolto le foglie esterne vengono eliminate e appena dopo essere state lavate il radicchio è praticamente pronto per essere venduto. Il cespo appare lungo e voluminoso, con foglie più larghe ed avvolgenti del tardivo.

Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, lavorazione nell'azienda agricola Dotto
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, lavorazione nell'azienda agricola Dotto
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, lavorazione nell'azienda agricola Dotto
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, lavorazione nell'azienda agricola Dotto
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, lavorazione nell'azienda agricola Dotto
In questa direzione merita essere citata un'iniziativa che riguarda non solo il Radicchio Rosso di Treviso ma tutti i prodotti a Km Zero della zona. È recente l'apertura a Treviso del nuovo mercato coperto Campagna Amica Riviera Santa Margherita. I cittadini, potranno acquistare nell'edificio in Piazza Giustinian Recanati verdure, carne, latte, formaggi, vino, birra, tutti prodotti certificati Campagna Amica dalla Coldiretti Treviso e conoscere da persone esperte del settore le varie fasi della filiera. Si tratta a mio avviso di un esempio da riproporre anche in altre città d'Italia con obiettivo principale la valorizzazione dei prodotti locali di qualità.

Treviso,mercato coperto campagna amica Riviera Santa Margherita
Treviso,mercato coperto campagna amica Riviera Santa Margherita
Treviso, mercato coperto campagna amica Riviera Santa Margherita

Brda. Tra le colline del Collio sloveno

$
0
0

Siete amanti del vino? Allora dovreste fare un salto nel Collio Sloveno, conosciuto dai locali come Brda. La Vinska pot Goriških Brd è la Strada del Vino quest'area geografica al confine con l'Italia. In Slovenia ce ne sono tante ma questa riesce ad unire l'altissima qualità dei vini a paesaggi collinari davvero unici, tra villaggi e terrazzamenti. La Ribolla Gialla è l'uva più tipica ma non mancano altre tipologie, dal Pinot allo Chardonnay. 

Chi è vicino a me sa come io non sia propriamente amante del vino e qualsiasi bevanda al di fuori dell'acqua (sono astemio aggiungerei), ecco perché durante la mia visita al Collio mi sono concentrato su aspetti differenti, tipicamente paesaggistici. 

Il Collio è un mosaico di villaggi, se ne contano ben ventinove. Tra questi Dobrovo è il centro di Brda e la sede del comune, Neblo è un paese che comprende parecchi borghi, aspetto caratteristico dei luoghi che appartenevano alla Repubblica di Venezia ed infine Šmartno, una fortezza militare nel medioevo ed un villaggio ricostruito ed uno dei monumenti culturali più belli della Slovenia. Proprio da Šmartno ho cominciato la mia visita del Collio.

Brda
In questo post vi parlerò dei luoghi da me visitati in giornata in questa pittoresca area ma sappiate che sono diverse le opportunità in zona e per tempo potreste organizzarvi con un itinerario a piedi o in mountain bike.

Šmartno

Il paese di Šmartno è una bomboniera, un caratteristico borgo medievale circondato da mura di cinta che in cima ad un colle domina le verdeggianti vallate sottostanti. Il poeta Alojz Gradnik lo ha paragonato ad un nido d'aquila, una perla d'architettura dalla quale ammirare la fertile zona circostante. Ho scoperto Šmartno con una lenta passeggiata nel centro abitato ben attento a conoscere gli edifici più significativi, a partire dalla fortificazione di cui oggi rimangono cinque torrioni. Il paese fu infatti un punto strategico difensivo dal XVI secolo sino alla seconda metà del XVIII secolo, con i veneziani che a più riprese cercarono di conquistare ma invano grazie alla protezione dei soldati mercenari. Le caratteristiche militari di Šmartno sono visibili oggi da alcuni elementi architettonici, i merli sul campanile della chiesa e sulle due piazze. La chiesa parrocchiale, dagli interni barocchi, è dedicata a San Martino mentre un torrione funge da campanile a partire dal 1857. Poco distante dalla chiesa, la piccola Casa della Cultura ospita alcune mostre temporanee.

Brda, Šmartno
Brda, Šmartno
Brda, Šmartno
Brda, Šmartno
Brda, Šmartno
Brda, Šmartno
Torre panoramica Gonjače

Nel Brda è possibile incontrare numerosi monumenti commemorativi. Uno di questi si trova appena fuori il paese di Gonjače, sulla collina di Mejnik, una struttura in bronzo dedicata ai 315 cittadini Brda che hanno perso la vita durante la Seconda Guerra Mondiale. Accanto al monumento una torre panoramica di 23 metri regala una vista a trecentosessanta gradi semplicemente superba. Io sono stato fortunato, la giornata era ventosa e molto nuvolosa, ma nelle giornate più limpide è possibile osservare le Dolomiti accanto alle Alpi Giulie e Carniche a nord, la pianura friulana a ovest, il golfo di Trieste e il Carso a sud e la valle di Vipava a est.

Brda, Gonjače
Brda, Gonjače
Brda, Gonjače
Brda, Gonjače
Brda, Gonjače
Villa Vipolže

Vipolže è un altro villaggio del Collio Sloveno conosciuto soprattutto per i suoi due palazzi. Uno di questi è Villa Vipolže, situata nella parte orientale del paese e risalente al XI secolo quando furono i conti di Gorizia ad utilizzarla come palazzina di caccia. La villa cambiò diverse volte proprietà e sotto i Teuffenbach fu soggetta ad una ristrutturazione che trasformò l'edificio in una lussuosa villa rinascimentale con due torri quadrate, decorazioni in stile veneziano ed un parco adornato da una fontana barocca. Oggi è possibile organizzare eventi (in primis matrimoni) ed incontri in quella che è considerata una delle location più belle ed eleganti della Slovenia. Se non avete idea su dove trascorrere la notte allora sappiate che qui è possibile pernottare. La mansarda della struttura dispone infatti di 4 appartamenti e 2 suite dal design moderno con una splendida vista sulle colline di Brda.

Brda, Villa Vipolže
Brda, Villa Vipolže
Brda, Villa Vipolže

Una giornata in Slovenia: le Grotte di Postumia e il Castello di Predjama

$
0
0
Castello di Predjama

Durante il mio ultimo viaggio in Slovenia ho avuto la possibilità di conoscere diverse attrazioni di un Paese che è riuscito superare ogni mia aspettativa. Ho visitato luoghi turistici e non e devo essere sincero, nessuno mi ha deluso. La vicinanza dall'Italia è sicuramente un punto a favore per la Slovenia e almeno per coloro che vivono in Friuli Venezia Giulia, alcune di queste località possono essere raggiunte nell'arco di una semplice escursione. Le Grotte di Postumia (Postojnska Jama in sloveno) e il Castello di Predjama ad esempio.

Le Grotte di Postumia

Considerate la regina delle grotte slovene, le Grotte di Postumia si estendono per 24 chilometri che fanno di esse il più grande complesso carsico visitato in Europa. Di Postumia mi ha colpito in primis l'organizzazione. Già arrivando qui si capisce quanto sia importante questo luogo per l'industria turistica della nazione. Attorno alle grotte si estende infatti un Parco curato, con infrastrutture e servizi: ristoranti, negozi di souvenir, parcheggi, un hotel e un'area dedicata alle esposizioni. Non solo, nel cuore delle grotte si accede grazie ad un trenino speciale che da oltre 140 anni accompagna i visitatori. Il mio consiglio, prima di avventurarvi qui, è quello di portare con sé indumenti più pesanti, dato che la temperatura media all'interno è in media di 8 °C. Una volta saliti sul treno sarete catapultati in un mondo nuovo che a tratti vi sembrerà irreale. Le formazioni rocciose, così illuminate, sembrano uscite da un romanzo di Jules Verne: maestosi archi sotterranei, stalattiti e stalagmiti che assomigliano a lampadari e giochi di luce sono solo alcuni dei capolavori della natura di questo angolo sotterraneo di Slovenia. Nel 1818, quando la grotta cominciò ad essere conosciuta erano accessibili solamente 300 metri, oggi il turista più muoversi durante un'ora e mezza di visita lungo un percorso di oltre cinque chilometri di gallerie che comincia proprio dalla piattaforma di salita della ferrovia. Tra le varie formazioni la stalagmite più bella è sicuramente il Brillante. Il nome non può essere più indovinato, un gioiello dal colore candido nato nel corso dei secoli grazie all'azione dell’acqua che, scivolando lentamente lungo dalla sommità della stalagmite, deposita gradualmente e uniformemente un sottile strato di calcite. Se il Brillante è uno dei simboli di Postumia, la vera star è un piccolo abitante del mondo carsico, il Proteo o Proteus Anguinus sebbene i ricercatori abbiano valutato che le Grotte di Postumia offrono riparo a più di 150 specie animali. Il Proteo misura tra i 25 e i 30 centimetri ed è il più grande tra gli animali ipogei. Colore della pelle tra il bianco ed il rosa pallido ed occhi atrofizzati, il proteo si è completamente adattato alla vita al buio. In Slovenia è considerato una specie in via d'estinzione e per questo protetto dalla legge.

Grotte di Postumia
Grotte di Postumia
Grotte di Postumia
Grotte di Postumia
Grotte di Postumia
Grotte di Postumia
Grotte di Postumia. Il "Brillante"
Grotte di Postumia. Il "Brillante"
Il Castello di Predjama

Sicuramente sarà stato l'orario (tardo pomeriggio) ma spostandoci da Postumia al vicino villaggio di Predjama, dal quale dista solo 9 km, ho trovato un tranquillo villaggio con pochi turisti. L'attrazione più importante di Predjama è senza dubbio il Castello che dall'alto di una parete domina tutti i dintorni. Una particolarità ha permesso a questa fortezza di essere iscritto nel Libro dei Guinness dei primati, il Castello di Predjama (o Castel dei Lueghi) è il più grande castello di grotta di tutto il mondo. Non aspettatevi grandiosi interni ma vale la pena entrare per visitare l'interessante collezione di armi medievali e, soprattutto il complesso di grotte sulla sommità. Il mondo carsico si sviluppa anche sotto la costruzione e un tempo questo rappresentava un ulteriore nascondiglio oltre che luogo ideale per la conservazione del cibo durante i vari assedi che qui devo essere stati tanti ma mai nessuno è andato in porto. Del castello, infatti, si hanno già notizie a partire dal 1202. Diversi sono stati i film che hanno scelto come propria ambientazione il Castello di Predjama, uno tra questi Armour of God con Jackie Chan protagonista.

Castello di Predjama
Castello di Predjama
Castello di Predjama
Castello di Predjama
Castello di Predjama
Vista dal Castello di Predjama
Vista dal Castello di Predjama

GoEuro, un'app di viaggio a portata di tutti

$
0
0

È sotto gli occhi di tutti, gli smartphone stanno velocemente sostituendo le tradizionali guide di viaggio cartacee nella pianificazione di viaggi. Come viaggiatore 2.0 anche io mi sono dovuto adeguare e spesso capita, prima di partire per una destinazione, di organizzare il mio itinerario attraverso una delle tante applicazioni disponibili sulla rete. 

Ho pensato quindi di parlarvi in questo articolo di un’app specifica provata appositamente per voi lettori. L’app in questione è quella lanciata da GoEuro, una piattaforma di ricerca viaggi che offre la possibilità ai propri clienti di cercare e prenotare treni e autobus in Europa e voli in tutto il mondo. 

L’app è disponibile sia per sistema operativo Android, sia per iOS. Nel primo caso è ospitata su Play Store, il negozio multimediale di Google, all’interno del quale è possibile scaricare applicazioni gratuite ed a pagamento, mentre per iOS basta recarsi nell’App Store targato Apple. Troverete i link più in basso.

Personalmente ho testato l’app con uno smartphone Android. Le dimensioni sono accessibili per tutti, poco meno di 10 Mb. Una volta aperta ho trovato un’interfaccia grafica semplice e intuitiva. Vi è la possibilità di utilizzare l’app con account registrato e non. Io consiglio la prima, in quanto gli utenti con proprio account possono effettuare i pagamenti in maniera più facile e sicura con un solo click, semplificando così il processo di prenotazione.

Un altro aspetto positivo riguarda la possibilità di confrontare allo stesso tempo treni, autobus e aerei in Italia e in Europa con ben tre servizi all’interno di un’unica app. Non è necessario quindi scaricarne tre per visualizzare aerei, treni e autobus. Io l’ho testata in funzione di un viaggio che ho in mente nei prossimi mesi. Vi svelerò la meta a breve, lo prometto.

Una delle funzioni più interessanti è quella di poter filtrare i risultati a seconda di orari, prezzi e durata in modo da ottenere i dati desiderati. Io ad esempio ho cercato dapprima i voli, successivamente i mezzi di trasporto per muovermi all’interno del paese. In generale gli utenti possono cercare tutte le modalità di trasporto, a partire dalle città italiane più piccole fino alle capitali Europee. Quanto ai voli vi è la possibilità di fare ricerche anche su tratte internazionali.

A portata di click nel menu anche una sezione relativa al Servizio Clienti con risposte ad eventuali dubbi ed i contatti di GoEuro e una pagina dove trovare facilmente le prenotazioni effettuate.

La mia opinione non può che essere positiva in quanto l’app di GoEuro mi ha facilitato e non poco l’organizzazione del mio imminente viaggio. Provare per credere.

Di seguito vi lascio i link dove poterla scaricare:

Una giornata nel Parco regionale della Notranjska

$
0
0
Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio

Ci sono posti che mutano con l'andamento delle stagioni, luoghi che cambiano pelle in differenti periodi dell'anno. Uno di questi è il lago di Circonio (o Cerkniško jezero), in Slovenia, nel Parco regionale della Notranjska. Un po' come un lago delle streghe questo specchio d'acqua scompare e riappare, ciclicamente. Non per un particolare incantesimo ma per un riconosciuto fenomeno carsico che porta il lago a riempirsi d'acqua in autunno e svuotarsi in primavera, condizioni che rendono questa una delle zone più importanti del paese a livello di flora e fauna. Questa è infatti un'area riconosciuta soprattutto per gli uccelli acquatici che qui nidificano o trovano riparo durante le proprie traversate. Basti pensare che qui possono essere ammirati ben due terzi degli uccelli sloveni.

Io ho avuto la possibilità di visitare il lago di Circonio in piena estate. Del lago quasi nessuna traccia, solamente un meraviglioso prato a perdita d'occhio che ben si presta ad essere scoperto in mountain bike. Le strade sterrate che circondano questo bacino regalano infatti splendide vedute panoramiche su tutta l'area e sui profondi inghiottitoi che rappresentano alcuni degli elementi carsici più evidenti. I percorsi sono semplici ed adatti a tutti, spesso lunghi tratti in pianura si alternano a brevi salite e discese dove un pizzico di attenzione non guasta mai. Ciò che colpisce è sicuramente il verde dei paesaggi, non è un caso che l'area protetta sia ubicata nel cuore della zona conosciuta come Carso Verde.

Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio
Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio
Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio
Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio
Parco regionale della Notranjska, lago di Circonio
Il lago di Circonio non è l'unica attrazione del Parco regionale della Notranjska. Ho abbinato la sua visita con quella delle grotte di Križna Jama, una serie di cavità sotterranee che superano gli 8 km di lunghezza. Aperte al pubblico, ospitano un numero limitato di visitatori annuo. Non immaginate queste grotte come quelle della vicina Postumia. Lì vi è addirittura un trenino che conduce nel cuore del mondo sotterraneo. Qui invece non ci sono percorsi cementati e le gallerie non sono illuminate. Ecco perchè prima di entrare ho ricevuto stivali di gomma e una torcia elettrica.

Vi è la possibilità di scegliere tra tre tipologie di visite, una più breve della durata di un'ora, un'altra più lunga di circa quattro ore, valida però per gruppi fino ad un massimo di quattro persone, ed una completa. Nonostante il tempo non sia eccessivo anche il percorso più corto consente di conoscere aspetti importantissimi di questo complesso. Qui le formazioni calcaree crescono molto lentamente (0.1 mm all'anno) e devono essere preservate onde evitare danni irreversibili. Le grotte di Križna Jama sono conosciute soprattutto per i suoi laghi sotterranei. Se ne contano ben 45. La visita più breve prevede la traversata di un lago, quella di quattro ore tredici, venti in nel percorso completo. Le guide si prendono cura dei visitatori trasportandoli su un gommone da una parte all'altra attraverso le formazioni rocciose. Le grotte ospitano diverse specie animali e ad oggi sono state scoperte 45 specie sotterranee, come piccoli crostacei, molluschi, ragni e anche un granchio di terra. Vi sono anche animali che popolano le grotte in periodi limitati, soprattutto pipistrelli. Un'altra particolarità è dettata dal fatto che un tempo, Križna Jama, era abitato dal temibile orso delle caverne. Risale al 1847 la prima scoperta da parte di Aleksander Skofiz mentre nel 1878 escavazioni portarono alla luce più di duemila parti di resti. Una parte, un cranio, è visibile in una teca percorrendo la prima parte delle gallerie. Anche l'uomo ha utilizzato queste grotte, come nascondiglio. Scavi archeologi hanno portato alla luce diversi oggetti in ceramica, i più antichi dei quali di 5000 anni.

Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama
Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama
Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama
Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama
Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama
Parco regionale della Notranjska, grotte di Križna Jama

#GreenRoutes. Il giro del mondo dei parchi nazionali

$
0
0

Quasi ogni giorno capita di osservare in tv e sui social scene catastrofiche, disastri naturali che colpiscono in maniera sempre più violenta angoli del nostro pianeta. I cambiamenti climatici in atto sono davanti agli occhi di tutti. Le emissioni di gas serra aumentano e gli effetti si stanno palesando sempre più rapidamente. Il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici e questi fenomeni porteranno conseguenze su milioni di persone. 

Personalmente ho sempre avuto un interesse verso tematiche ambientali. Una laurea in management delle imprese turistiche, una tesi di laurea sulle aree protette e il blog di viaggio in questione che ha cercato di specializzarsi in outdoor e ecoturismo. 

Negli ultimi mesi la consapevolezza di dover fare qualcosa di più in quest'ambito mi ha portato a ideare un progetto sul quale mi concentrerò nei prossimi mesi. 

#GreenRoutes, Il giro del mondo dei Parchi Nazionali mostrerà alcune delle aree protette più belle del pianeta ricordando che tutti noi dobbiamo lavorare sodo per preservare e rispettare il nostro mondo. 

Un'idea nuova ed il proposito di compiere il giro del mondo attraverso mezzi pubblici con l'idea di base di visitare almeno un'area protetta per ogni nazione attraversata. Il viaggio avrà l'obiettivo di sensibilizzare e molto più in concreto piantare quanti più alberi possibile grazie alla piattaforma online Treedom. Per chi non lo sapesse Treedom è l’unico sito al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online in tutte le sue fasi. Dalla sua fondazione sono stati piantati più di 370.000 alberi in Africa, America Latina e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Ogni albero di Treedom ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Tutti quindi potranno contribuire alla nascita della foresta.

Come funzionerà esattamente il viaggio?

  • Partenza pianificata dall'Italia il 1 giugno 2018. Durata: sei mesi.
  • Quindici nazioni o più.
  • Spostamenti con mezzi di trasporto terrestri da una costa all'altra dei continenti (aereo solamente per oltrepassare oceani).
  • Pernottamento in strutture locali (guest house, ostelli etc.) per una sostenibilità economica
  • Località fuori dai principali circuiti turistici.
  • Visita di almeno un parco nazionale/area protetta per ogni nazione attraversata.
  • Attività outdoor nelle aree protette.

Non sarò solo. Ad accompagnarmi Stefano Candeloro, collega di avventure in un viaggio in Nepal di qualche anno fa e collega di lavoro, che ha sposato con entusiasmo il progetto con la missione di dare ulteriore voce d'allarme per tutelare il paradiso terrestre che l'uomo sta distruggendo.

Vi posso anticipare che stiamo lavorando su interessantissime collaborazioni. Presto le svelerò qui e sugli altri canali social de I Viaggi di Manuel. Nel frattempo se siete interessati a partecipare sappiate che siamo alla ricerca di sponsor. Per maggiori informazioni sul progetto e sulle possibilità di collaborazione potete contattarmi alla seguente mail: iviaggidimanuel@gmail.com.

Una passeggiata ai laghi di Fusine

$
0
0
Laghi di Fusine

Se siete alla ricerca di un posto nel nord-est Italia dove scattare splendide foto naturalistiche sappiate che potrete prendere in considerazione i laghi di Fusine.

Già prima di trasferirmi ad Udine mi ero informato su quali luoghi da non perdere nei dintorni. Presi penna e foglio, avevo stilato una lista di tutte le località che avrei voluto visitare. Chiaramente molte ne ho saltate mentre altre ne ho aggiunte durante la mia permanenza. I laghi di Fusine, in particolare, erano in cima alla mia lista. È bastata un'occasione, una visita di un conoscente dall'estero, per organizzare una giornata in una delle destinazioni più belle del Friuli Venezia Giulia nel cuore delle Alpi Giulie.

Come arrivare ai laghi di Fusine

In auto, utilizzando l'autostrada A23 Alpe-Adria, prendete come riferimento la città di Tarvisio, fruibile attraverso gli svincoli Tarvisio Sud e Tarvisio Nord. Da qui proseguite per pochi chilometri sino a Fusine in Valromana dove basterà seguire le indicazioni per raggiungere il lago inferiore di Fusine.

I laghi di Fusine

I laghi di Fusine sono due laghi di origine glaciale immersi in un fitto bosco di abete rosso ai piedi della catena montuosa del gruppo del Monte Mangart. 

Quasi sicuramente lascerete la vostra auto nei pressi dell'Albergo Capanna Edelweiss, una struttura a gestione famigliare con servizio di ristorante e albergo originaria degli anni 30' e ristrutturata nel 2003. L'Albergo Capanna si affaccia direttamente su uno dei due laghi di Fusine, quello inferiore. Probabilmente tutti noteranno come questa sia una zona frequentata soprattutto dagli amanti di sport e natura. Il luogo si presta perfettamente per attività outdoor: se in estate comodi sentieri si prestano per effettuare escursioni a piedi o in mountain bike di diverse lunghezze e difficoltà, come il classico giro dei due laghi, in inverno gli specchi d'acqua ghiacciano e il paesaggio si trasforma offrendo una una suggestiva pista di fondo, come pure percorsi di sci-alpinismo in quello scenario da favola che è l’anfiteatro del Mangart. In inverno la zona è conosciuta per essere una delle più fredde d'Italia e della regione. Noi abbiamo scelto di trascorrere la giornata all'insegna del relax. Lo specchio d'acqua cristallina si presta benissimo anche per una semplice passeggiata, magari abbinata con un pasto caldo proprio al già citato Edelweiss o a un breve giro in barca.

Il lago inferiore è alimentato via sotterranea dal lago superiore, qualche centinaio di metri più in alto. Bastano poche decine di minuti a piedi per raggiungerlo. Personalmente tra i due ho preferito il primo, le acque sono più limpide, i colori più vivaci e soprattutto ho notato una maggiore tranquillità. Nei pressi del lago superiore un comodo parcheggio e ampi spazi erbosi consentono a famiglie e gruppi di amici di venire qui per un piacevole picnic.

Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago inferiore di Fusine
Lago superiore di Fusine
Lago superiore di Fusine
Lago superiore di Fusine

Quando il campeggio diventa glamour. Il Glamping in Italia

$
0
0

Quando iniziamo a pianificare una vacanza moltissime sono le opzioni che abbiamo a disposizione, a partire dalla destinazione scelta e dalla maniera in cui intendiamo viverla. Nella stragrande maggioranza dei casi si cerca di coniugare la località scelta con alloggi che possano offrire il massimo dei comfort possibili.

Il problema potrebbe sorgere quando, magari in una coppia, uno dei componenti vorrebbe vivere la vacanza in un camping all'aria aperta mentre l'altro preferirebbe momenti di relax con tutte le comodità. Una soluzione a tale problematica si ha oggigiorno con il glamping. In molti si domanderanno il significato di questo neologismo. Ebbene questa parola nasce dall'unione di due termini, camping e glamour, ecco perché il glamping potrebbe definirsi campeggio di lusso. Una maniera di vivere il campeggio senza rinunciare alle comodità che è possibile trovare nelle strutture ricettive più comuni. Potrete ritrovarvi così a pernottare in bungalow, tende, roulotte ma con una molteplicità di comfort che un classico campeggio potrebbe non disporre.

Questa nuova modalità di vivere le vacanze all'aria aperta è già una moda in America e nel Nord Europa ma ultimamente il glamping in Italia sta prendendo sempre più piede. Il nostro "Bel paese" accoglie annualmente milioni di turisti attratti dal clima mite, da rinomate località balneari e montane e da città ricche di storia e cultura. Il glamping diventa quindi un'arma in più nel panorama turistico per tutti gli amanti del contatto con la natura.

Tutte le regioni italiane offrono ormai una variegata scelta di strutture lussuose. La Toscana, ad esempio, è una meta ideale per indimenticabili vacanze all'insegna del glamping. Dal nord della regione fino ad arrivare alle rinomate colline senesi della Val d'Orcia è possibile soggiornare in camping dotati di tutte le comodità e nel contempo avere la possibilità di conoscere paesaggi unici tipici del territorio toscano, dal mare alle colline fino ad arrivare alle montagne. Ad esempio, il Parco delle Piscine a Sarteano, in provincia di Siena, è un campeggio immerso nel verde, tra piscine dotate di acque termominerali, all'interno del paese di Sarteano, affacciato direttamente sul pittoresco borgo medioevale.

Un'altra destinazione italiana rinomata per il glamping e non solo è Venezia, città unica nel mondo per le sue caratteristiche. Il camping Ca'savio permette di raggiungere il centro lagunare in soli 35 minuti di navigazione. La struttura si trova a Cavallino Tre Porti, sul mare Adriatico. Qui vi è la possibilità di sperimentare il glamping in una delle sedici splendide tende Coco Sweet o nel mitico caravan Airstream, strutture a pochi passi dalle dune sabbiose e con la possibilità di usufruire di una piscina nelle vicinanze. La novità del campeggio è il Nordisk Village, direttamente sul mare, con tende che combinano l’essenza del design nordico e l’inconfondibile stile veneziano divenendo vere e proprie camere di lusso sotto le stelle.

Nell'alta valle del Sava. Il villaggio di Podkoren

$
0
0
Podkoren - Chiesa di Sant'Andrea

Devo ammetterlo, ho visitato il villaggio di Podkoren, parte della municipalità di Kranjska Gora, per il semplice gusto di far entrare in Slovenia un amico sudamericano che ben poco ha conosciuto del nostro continente europeo. Partendo da Udine ho organizzato una facile escursione ai laghi di Fusine, due pittoreschi specchi d'acqua alpini a pochi chilometri dal confine sloveno e da quello austriaco. Terminata la passeggiata, con qualche ora ancora a disposizione ci siamo detti: "Entriamo in Slovenia!". Fu così che mappa alla mano abbiamo scoperto questo paesino, il primo una volta usciti dall'Italia e lungo la strada che collega Jesenice e Kranjska Gora a Rateče.

Podkoren è un tranquillo villaggio di poche centinaia di persone che si trasforma durante le gare annuali valide per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile e soprattutto durante gli Incontri dei Demoni dei Tre Paesi, una tra le feste più conosciute del luogo. Ci aspettavamo un'anonima località di frontiera, invece abbiamo trovato un grazioso paesino, nel cuore dell'alta valle del fiume Sava, curato in ogni minimo dettaglio.

Bastano poche decine di minuti per visitare a piedi Podkoren, le cui abitazioni sono sparse nel verde sulla riva destra del fiume Sava Dolinka. Qui un tempo correva una strada medioevale che faceva di Podkoren il luogo dei dazi, una località lungo la Korensko sedlo, via principale per l'Europa centrale e settentrionale prima della costruzione del tunnel delle Caravanche.

Alla porte del paese la chiesa di Sant'Andrea, con annesso cimitero, è la costruzione più imponente. Nel centro di Podkoren oltre ad alcune case contadine del XVII secolo realizzate in stile alpino, quindi con una parte inferiore in muratura, un piano in legno e il tetto a scandole, è possibile ammirare l'abitazione di Sir Humphry Davy, un esploratore inglese che fece di questo villaggio nel cuore della Gorenska "il suo nido" e ricordato in paese da una targa commemorativa. 

A ovest di Podkoren, la riserva naturale di Zelenci, con il suo laghetto, ospita alcune specie di uccelli nidificanti ed anfibi e rappresenta il luogo ideale per una passeggiata alla scoperta dei dintorni paludosi. Lo stesso Humphry Davy parlando dell'area protetta affermò: "In Europa non conosco niente di più bello!". Ecco Podkoren diventa il luogo ideale per qualche giorno di relax all'insegna di natura e sport.

Podkoren
Podkoren
Podkoren
Podkoren
Podkoren
Podkoren
Podkoren

Firenze. Ridolfi Guest House

$
0
0
Indirizzo: Via Cosimo Ridolfi 4, 50129, Firenze, Italia
Dove prenotare: Ridolfi Guest House

Ho pernottato qui due notti in camera matrimoniale con bagno esterno privato. Si tratta di una soluzione economica la cui struttura è ottimamente posizionata, a dieci minuti di cammino dalla stazione di Santa Maria Novella e dalla vicina fermata degli autobus e a circa venti minuti dal centro storico di Firenze. La sua posizione fa si che non si abbia bisogno di prendere ulteriori mezzi una volta arrivati. Nei dintorni della struttura sono presenti tanti locali dove consumare un pasto. Nella guest house siamo stati accolti dal titolare che si è dimostrato gentile e professionale. La camera è ampia e pulita, lo stesso dicasi per il bagno. La colazione, abbondante, è servita direttamente nella propria abitazione. Il wi-fi, presente nella struttura gratuitamente, funziona senza nessun problema ed a buona velocità. Se volessimo trovare un aspetto negativo indicherei il rumore del traffico proveniente dalla strada sottostante. 

4/5 : Qualità/prezzo
4/5: Posizione
3/5: Qualità del sonno
4/5: Stanze
4/5: Pulizia
4/5: Servizi
5/5: Wi-Fi

Firenze, Ridolfi Guest House
Firenze, Ridolfi Guest House
Firenze, Ridolfi Guest House
Viewing all 530 articles
Browse latest View live